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A pochi giorni dalla pubblicazione dei bandi del nuovo concorso per docenti previsto dalla legge Buona Scuola accogliamo lo sfogo di una docente precaria che come altri colleghi abilitati (da minimo 10 anni sfruttati) sono costretti ancora una volta a farsi riesaminare.

“LETTERA/DENUNCIA DI UNA PRECARIA DELLA SCUOLA Negli ultimi mesi tanto spazio si è dato alla LEGGE 107 chiamata “Buona scuola” (che di buono ad oggi non ha niente) una legge fatta in fretta e furia, senza sapere bene dove mettere le mani ha stravolto la scuola e i lavoratori che ne fanno parte. Tra questi Noi docenti di seconda fascia, precari da anni, lasciati fuori dal piano assunzioni!!! Docenti ampiamente testati da esami e tesi di laurea, di corsi abilitanti statali pagati 2.500/3000 euro, di esperienze spesso minimo decennali, appoggiati tra l’altro (ma il governo ha fatto finta di non sentire!!!) da una sentenza europea favorevole alla stabilizzazione (per chi avesse 360 giorni di servizio). Ad oggi noi precari di seconda fascia abbiamo raggiunto le competenze che occorro per insegnare. Il governo non vuole darci ascolto e ha preparato per noi un’ennesima prova. Un concorso ad esami che attesti ancora una volta le nostre abilità professionali, per pochi posti e con una spesa immane (300.000 milioni di euro del popolo!!!), quando sarebbe bastato indire un concorso x titoli e servizio o meglio ancora l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento (come avveniva fino a pochi anni fa). Ha invece immesso in ruolo, anche, personale non competente che non aveva mai messo piede in classe, semplicemente perché si trovava al posto giusto al momento giusto!!! Molti sindacati, che avrebbero dovuto difendere i diritti dei lavoratori, stanno imbastendo corsi e ricorsi di ogni sorta e genere, approfittando del caos e dello sconforto e rimpinguando le loro casse coi pochi risparmi di chi lavora onestamente. E’ questa l’Italia di oggi? Il popolo non ha più voce? Dobbiamo soltanto sottostare in silenzio? Aiutateci! Date voce alla nostra rabbia, alla nostra impotenza! Grazie GRUPPO AZIONE PRECARI”

 

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