Apre al pubblico da domani a Palazzo Ducale, Genova, il progetto espositivo fotografico “Danza con me” curato da Sabrina Raffaghello che conta quaranta fotografie vintage – stampe alla gelatina e sali d’argento – sul tema della danza dai primi anni Quaranta ai primi anni Ottanta e venticinque libri fotografici realizzati da Serge Lido. Come dichiara la curatrice la mostra illustra uno spaccato del mondo della danza attraverso i suoi artisti, le coreografie e i costumi. Un repertorio unico e irripetibile frutto di un grande artista che unisce al talento nella fotografia la caratteristica di avere rapporti personali di conoscenza e amicizia con la maggior parte degli artisti immortalati. Lido visse  in prima persona il clima culturale francese dagli inizi degli anni  Quaranta agli inizi degli anni  Ottanta, raccontando soprattutto Parigi attraverso i suoi personaggi, i cambiamenti storici e i diversi momenti sociali. Come fotografo ufficiale dell’Opera di Parigi ci ha regalato pagine immortali di storia della danza con un percorso artistico, qui intimamente raccontato,  che è diventato storia, racconto per immagini di una epopea sociale, artistica e culturale. FOCUS SU SERGE LIDO -Serge Lido nacque a Mosca il 28 gennaio 1906 e morì a Parigi il 6 marzo 1984. Di origine russa, studiò Scienze Politiche a Parigi. Si unì in matrimonio con Irene Lidova, giovane giornalista e critica d’arte di origine russa che lo spinge a lavorare come fotografo. Iniziò a fotografare i personaggi del mondo dell’arte, dello spettacolo e della danza che gravitavano in ambiente parigino. Iniziò a lavorare per la rivista Vu. Nel 1976 venne  insignito dell’ onorificenza francese Chevalier des Artes et des Lettres. Serge Lido è zncor oggi riconosciuto come uno dei grandi fotografi che hanno immortalato il mondo della danza nel XX secolo. Insieme alla moglie creò una sinergia per cui lui scattava le foto e lei scriveva i testi critici. La passione della Lidova per il mondo della danza, ballerini, corografie e balletti, di cui divenne promotrice e produttrice, gli permisero di entrare in confidenza e stabilire un rapporto unico con quel mondo, conferendo una riconoscibilità mondiale alle sue fotografie. Nel 1947 aprì uno studio fotografico sull’Ile Saint Louis che sarà per lungo tempo un luogo di creazione artistica, passaggio obbligato per i più grandi artisti della danza internazionale. Lido ha spesso preferito fotografare questi artisti fuori dal palcoscenico – nella loro realtà , nei camerini, nei loro appartamenti, per la strada. Nel 1948 pubblicò il suo primo libro di foto consacrato alla danza con la prefazione di Jean Cocteau, che era diventato uno dei suoi più cari amici ed estimatore; altri ventiquattro libri vennero in seguito pubblicati interamente dedicati alla danza, uno dei principali temi della sua ricerca artistica che lo renderà famoso nel mondo del balletto. Una collezione unica di fotografie di danzatori, tra cui Serge Lifar, Alicia Markova, Milorad Miskovitch, Galina Ulanova, Tamara Toumanova, Carla Fracci, Anton Dolin, Margot Fonteyn, Rudolf Nureyev, Erik Bruhn, Yvette Chauviré, Janine Charrat, Martha Graham, José Limon, Maurice Béjart, Vladimir Vasiliev, Pina Bausch. Sono tuttoggi altrettanto uniche le sue foto di vari artisti della vita parigina, come Pablo Picasso, Giorgio De Chirico, Leonor Fini, Antoni Clavé, Jean Cocteau, Jean Genet, Colette, Edith Piaf, Mstislav Rostropovic, Herbert Von Karajan, Igor Stravinskij, Maria Callas, Zizi Jeanmaire, Pierre Cardin . Un patrimonio di immagini a cui il tempo è riuscito a dare un fascino misterioso, che si pone di fronte a noi come il simbolo stesso di una ricerca instancabile della bellezza, a cui l’intera opera di Lido tende. L’importanza del lavoro fotografico nel mondo dell’arte di Lido è ormai parte integrante della storia stessa del secolo scorso. Fu anche un reporter di chiara fama:  i suoi reportages sono pubblicati anche da L’Officiel de Monde. La mostra è aperta gratuitamente al pubblico con orario dal lunedì al venerdì 9-19 mentre il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. Giulia Cassini

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