Quest’estate è morto Ray Bradbury, uno dei padri, assieme ad Asimov, Philip K. Dick, George Orwell, della fantascienza. Il suo libro Fahrenheit 451, da cui Truffaut attinse per l’omonimo film, ha gettato le basi nella poetica del genere facendo riflettere il lettore sull’importanza della lettura e dell’essere informati. Il romanzo presupponeva un futuro in cui i miliziani bruciavano i libri e un pugno di resistenti faceva il tutto per tutto per non permettere l’ecatombe culturale. Oggi più che mai viviamo nella tecnologia e la scrittura prende vita su internet, da anni si fanno largo gli ebook, libri on line che possono essere consultati grazie all’aiuto del computer. Anche nella scuola l’ebook sta prendendo sempre più piede. Siti stanno caricando online libri per permettere agli studenti di andare a scuola con il loro tablet e così studiare sullo schermo invece di portare numerosi chili nello zaino. Rivoluzione? Sembrerebbe di sì. La modernità è alle porte. La tecnologia è una minaccia per il libro? La parola scritta verrà bruciata dal digitale?

Orlando Botti, intenditore e appassionato di cinema: Assolutamente i libri non potranno mai e poi mai essere subalterni agli ebook in quanto la manualità dello scorrere della carta delle pagine dei libri non potrà mai essere eguale ad uno scorrere freddo su uno schermo! Ritengo altresì che possa essere utile la propagazione degli ebook in quanto ogni occasione per leggere sia assolutamente utile alla propagazione della cultura.

Nicolò Galbiati, studente Dams: il cartaceo non potrà mai scomparire anche per una questione meramente commerciale. Tutta la pubblicità su volantini, su riviste arriva immediatamente al lettore, levare la carta sarebbe una pecca anche per le grandi aziende.

Andrea Canova, studente: Penso che alla fine ogni cosa ha il suo tempo, per quanto non mi piaccia l’idea mi sa tanto che dovremo rassegnarci a leggere su uno schermo. Che poi alla fine non cambia nulla ciò che conta è il contenuto non dove lo si legge. Su un ebook si possono tenere più libri insieme e si sa che l’uomo del nuovo millennio ama la comodità delle cose. Penso proprio che il nostro futuro non sarà più caratterizzato da librerie ma bensì da memory per ebook.

Lucio Massimi, sassofonista: a costo di passare da nostalgico dubito che i libri possano mai soccombere alla loro variante tecnologica: la tecnologia di anno in anno presenta le sue rivoluzioni e ciò che oggi risulta assolutamente nuovo domani è già superato e spesso dimenticato, quando testi vecchi di decenni (se non di secoli), con il loro odore, il loro peso, la loro storia, mantengono il loro fascino, il loro mistero, la loro importanza.

Paolo D’Aloisio, sassofonista: secondo me il libro non scomparirà, senza dubbio gli ebook prenderanno sempre più piede e diventeranno un elemento imprescindibile per coloro che viaggiano molto o sono particolarmente attratti dalle novità tecnologiche. Il libro comunque manterrà il proprio fascino per sempre.

Matteo Masi, laureato: la carta non potrà mai scomparire o perlomeno lo spero.

Marco Zanutto, impiegato: Non penso che gli ebook potranno mai sostituire del tutto i classici libri. Il piacere di girare tra gli scaffali di una libreria, il poter sfogliare le pagine e annusare il profumo della carta stampata quando poi si inizia la lettura: sono tutte cose che solo un libro può regalarti. Cose alle quali tanti lettori, me compreso, non rinuncerebbero mai.

 

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